Hertz Collision Techno dalle sonorità old school

hertz collision

(English version below)

Francesco Profeti, aka Hertz Collision, inizia a produrre musica nel 2009 insieme a Pietro Franchini.

Dopo una decade di release e collaborazioni varie, nel 2019 il duo si scioglie e Francesco prosegue da solo mantenendo lo storico aka. 

Negli ultimi 2 anni, e dopo tanta gavetta, sono arrivate molte soddisfazioni discografiche, diventando uno dei nomi emergenti più interessanti del panorama italiano e internazionale. 

Be as One con Marco Faraone, poi Uncage, Truncate e CLR solo per menzionare alcuni dei suoi ultimi lavori. Molti sono i progetti in cantiere nel 2022, per un giovane ragazzo sulla rampa di lancio.

hertz collision

– Come è iniziata la tua avventura nel mondo della musica?

Fortezza da basso, 2008, Collabs 3000

– È stato amore a prima vista?

Direi proprio di sì, mi affascinava tutto a 360 gradi: sound system, le luci, la musica e soprattutto vedere Liebing e Speedy J per la prima volta insieme.

– Che musica ascolti lontano dal club? 

Un po’ di tutto, specialmente rap italiano vecchio stile tipo Colle Der Fomento.

– Il tuo nome è tra i più interessanti al momento, che obiettivi ti sei prefissato per il 2022? 

Mi piacerebbe consolidare maggiormente il rapporto con label come CLR e anche raggiungere un altro paio di etichette.

– Secondo te oggi è possibile vivere di musica senza gli eventi?

Io non vivevo di musica anche quando c’erano gli eventi, ma vedendo colleghi che di questo erano riusciti a farne il mestiere principale, sicuramente adesso è parecchio più difficile. Ho visto che nel periodo di stop tante persone si sono reinventate con ad esempio lezioni online, corsi, masterclass, lavori di post o sound design per brand.

– Pensi che si tornerà prima o poi alla normalità? 

Sinceramente non so se si può parlare di ritorno alla normalità. Questo lungo periodo di pandemia ha sicuramente cambiato parecchie cose e messo in ginocchio tante realtà. Più che tornare a prima della pandemia spero che qualcosa cambi nel mondo del clubbing e che venga dato più spazio a giovani talenti.

– Descrivi la tua esperienza e il tuo viaggio nell’industria della musica elettronica. Quali sono le difficoltà che hai avuto?

Il mio viaggio, come quello di tanti credo, è iniziato con la voglia di suonare e produrre musica. Uno dei miei principali obbiettivi era essere riconosciuto come producer da quelle figure che ho sempre preso come riferimento nel mondo della techno. Le difficoltà sono tante in un percorso di crescita in questo mondo. Sicuramente il rimanere a Firenze, piuttosto che spostarsi in città più vive dal punto di vista di clubbing, come Berlino ad esempio, non ha aiutato le connessioni. La difficoltà di raggiungere sonorità di cui potevo essere soddisfatto e sentire mie. Riuscire a raggiungere e creare connessioni con addetti al settore che non sempre erano disponibili per via di tour o per il fatto che non avevano molto tempo da passare dietro a email o messaggi. Devo però dire che, per assurdo, grazie al lockdown, queste difficoltà sono svanite, essendo tutti a casa spesso connessi ad un pc, quelle connessioni che prima erano più difficili sono diventate semplici ed hanno portato anche a creare splendide amicizie.

– Se potessi cambiare solo una cosa nel settore, quale sarebbe e perché?

Mi piacerebbe vedere più attenzione verso chi si fa il mazzo e che qualitativamente meriterebbe più attenzione rispetto al dj “prodotto di marketing”.

– Come descriveresti il tuo suono?

Techno che strizza l’occhio a quelle sonorità un po’ più old school.

– Pensi che il pubblico oggi sia più interessato alla musica o al “personaggio”?

Negli ultimi anni credo che le persone si siano un po’ più concentrate sulla musica proposta più che sui personaggi. Mi piace pensare che, visto il lungo periodo di chiusura dei club e dei festival, l’attenzione si sia spostata più sulla musica che su contenuti fino a se stessi.

– Se potessi dare un consiglio a chi ora sta iniziando, quale sarebbe?

Metteteci tutta la grinta e la fame che avete, senza pestare i piedi a nessuno e rimanendo sempre umili. Fissatevi un obbiettivo è cercate di perseguirlo il più possibile senza mai perdersi troppo d’animo, perché la strada non è semplice per la maggior parte delle volte.

– Come si compone il tuo processo creativo? 

Devo sicuramente avere una tranquillità e una serenità mentale per avere buone idee. Non sono mai stato bravo a produrre musica in periodi no. Mi piace sia creare suoni da 0 sia giocare con samples.

– “CLR”, “Truncate” e “Uncage”, tutte etichette forti su cui rilasciare musica, cosa possiamo aspettarci da Hertz Collision in futuro?

Farò un ritorno su Uncage con mio fratello in arte Gene, ma non voglio dirvi di più 🙂

– Club o festival?

Club

– Club preferito?

Berghain

– Analogico o digitale?

Digitale

– Synth preferito e perchè?

Dx7, molto versatile, utilizzato spesso nelle tracce per creare linee di basso lead e parti ritmate

– i tuoi 5 plug in preferiti 

Fab filter pro q2

Pultech m

U he a reverb

J37

Portal

Francesco Profeti, aka Hertz Collision, began producing music in 2009 together with Pietro Franchini.

After a decade of releases and various collaborations, in 2019, the duo breaks up, and Francesco continues alone, keeping the historical aka.

Many satisfactions arrived in the last 2 years, becoming one of the most attractive emerging names on the Italian and international scene.

Be as One with Marco Faraone, then Uncage, Truncate, and CLR, to mention some of his latest works. There are many projects in the pipeline in 2022 for a young boy on the launch pad.

– How did your journey in music start? 

Fortezza da basso, 2008, Collabs 3000

– Love at first sight? 

I would say yes, everything fascinated me 360 degrees: sound system, the lights, the music, and overall seeing Liebing and Speedy J for the first time together. 

– What kind of music do you listen to away from the club?

A bit of everything, especially old school Italian rap like Colle Der Fomento

– Your name is one of the most interesting of the moment. What is the target set for 2022? 

I want to reinforce the relationship with labels as CLR and achieve other brands with the same profile. 

– Do you think it is possible today to livelihood with music without the events?

Music wasn’t my livelihood when there were still the events, but looking at my colleagues who turned this into the main job is more complex. I’ve seen many people reinvent themselves with, i.e., online courses, masterclass, post-production, and sound design for brands during the stop of the events. 

– Do you think we will go back to normality? 

Sincerely I don’t know if we will go back to normality. This long period of pandemics changed many things and destroyed many realities. More than going back to the time before the pandemic, I hope something changes in the club scene and that young talent will get more attention. 

– Describe your experience and your journey in the electronic music industry. What are the difficulties experienced by you?

Like one of many others, I guess, my journey began with the willingness to play and produce music. One of my main targets was to be renewed as a producer from the artists I always followed as the main inspiration in the techno scene. Many are the difficulties in a growth path in this world. Indeed, staying in Florence, rather than moving to a more lively city from a clubbing point of view, like Berlin, did not help the connections. The difficulty of reaching sounds that I could be satisfied with. Being able to reach and make connections with industry insiders who weren’t always available due to tours or because they didn’t have much time to spend behind emails or messages. However, I must say that, absurdly, thanks to the lockdown, these difficulties have vanished. Since everyone at home is often connected to a PC, those previously more difficult connections have become simple and have led to creating beautiful friendships.

– If you could only change one thing in the industry, what would it be and why?

I would like to see more attention to those who work hard, and that qualitatively deserves more attention than the “marketing product” DJ.

– How would you describe your sound?

Techno that winks at those sounds a little more old school.

– Do you think people today are more interested in the music or the “character”?

In recent years, people have focused a little more on the music offered than on the characters. Given the long closure of clubs and festivals, I like to think that the focus has shifted more to the music than to the content itself.

– If you could give some advice to those starting now, what would it be?

Put all the determination and hunger you have into it without stepping on anyone’s toes and always remaining humble. Set yourself a goal and pursue it as much as possible without ever losing heart because the path is not easy most of the time.

– How is your creative process composed?

I need to have peace of mind to have good ideas. I’ve never been good at producing music in bad times. I like both making sounds from 0 and playing with samples.

– “CLR”, “Truncate”, and “Uncage”, are all strong labels to release music on. What can we expect from Hertz Collision in the future?

I will release on Uncage with my brother, aka Gene, but I don’t want to tell you more 🙂

– Club or festival?

Club

– Favorite Club?

Berghain

– Analog or digital?

Digital

– Favorite synth and why?

Dx7 is versatile and often used in my tracks to create lead,  bass lines, and rhythm parts. 

– Top 5 Plug in

Fab filter pro q2

Pultech m

U he a reverb

J37

Portal

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