Hertz Collision Techno dalle sonorità old school

hertz collision

(English version below)

Francesco Profeti, aka Hertz Collision, inizia a produrre musica nel 2009 insieme a Pietro Franchini.

Dopo una decade di release e collaborazioni varie, nel 2019 il duo si scioglie e Francesco prosegue da solo mantenendo lo storico aka. 

Negli ultimi 2 anni, e dopo tanta gavetta, sono arrivate molte soddisfazioni discografiche, diventando uno dei nomi emergenti più interessanti del panorama italiano e internazionale. 

Be as One con Marco Faraone, poi Uncage, Truncate e CLR solo per menzionare alcuni dei suoi ultimi lavori. Molti sono i progetti in cantiere nel 2022, per un giovane ragazzo sulla rampa di lancio.

hertz collision

– Come è iniziata la tua avventura nel mondo della musica?

Fortezza da basso, 2008, Collabs 3000

– È stato amore a prima vista?

Direi proprio di sì, mi affascinava tutto a 360 gradi: sound system, le luci, la musica e soprattutto vedere Liebing e Speedy J per la prima volta insieme.

– Che musica ascolti lontano dal club? 

Un po’ di tutto, specialmente rap italiano vecchio stile tipo Colle Der Fomento.

– Il tuo nome è tra i più interessanti al momento, che obiettivi ti sei prefissato per il 2022? 

Mi piacerebbe consolidare maggiormente il rapporto con label come CLR e anche raggiungere un altro paio di etichette.

– Secondo te oggi è possibile vivere di musica senza gli eventi?

Io non vivevo di musica anche quando c’erano gli eventi, ma vedendo colleghi che di questo erano riusciti a farne il mestiere principale, sicuramente adesso è parecchio più difficile. Ho visto che nel periodo di stop tante persone si sono reinventate con ad esempio lezioni online, corsi, masterclass, lavori di post o sound design per brand.

– Pensi che si tornerà prima o poi alla normalità? 

Sinceramente non so se si può parlare di ritorno alla normalità. Questo lungo periodo di pandemia ha sicuramente cambiato parecchie cose e messo in ginocchio tante realtà. Più che tornare a prima della pandemia spero che qualcosa cambi nel mondo del clubbing e che venga dato più spazio a giovani talenti.

– Descrivi la tua esperienza e il tuo viaggio nell’industria della musica elettronica. Quali sono le difficoltà che hai avuto?

Il mio viaggio, come quello di tanti credo, è iniziato con la voglia di suonare e produrre musica. Uno dei miei principali obbiettivi era essere riconosciuto come producer da quelle figure che ho sempre preso come riferimento nel mondo della techno. Le difficoltà sono tante in un percorso di crescita in questo mondo. Sicuramente il rimanere a Firenze, piuttosto che spostarsi in città più vive dal punto di vista di clubbing, come Berlino ad esempio, non ha aiutato le connessioni. La difficoltà di raggiungere sonorità di cui potevo essere soddisfatto e sentire mie. Riuscire a raggiungere e creare connessioni con addetti al settore che non sempre erano disponibili per via di tour o per il fatto che non avevano molto tempo da passare dietro a email o messaggi. Devo però dire che, per assurdo, grazie al lockdown, queste difficoltà sono svanite, essendo tutti a casa spesso connessi ad un pc, quelle connessioni che prima erano più difficili sono diventate semplici ed hanno portato anche a creare splendide amicizie.

– Se potessi cambiare solo una cosa nel settore, quale sarebbe e perché?

Mi piacerebbe vedere più attenzione verso chi si fa il mazzo e che qualitativamente meriterebbe più attenzione rispetto al dj “prodotto di marketing”.

– Come descriveresti il tuo suono?

Techno che strizza l’occhio a quelle sonorità un po’ più old school.

– Pensi che il pubblico oggi sia più interessato alla musica o al “personaggio”?

Negli ultimi anni credo che le persone si siano un po’ più concentrate sulla musica proposta più che sui personaggi. Mi piace pensare che, visto il lungo periodo di chiusura dei club e dei festival, l’attenzione si sia spostata più sulla musica che su contenuti fino a se stessi.

– Se potessi dare un consiglio a chi ora sta iniziando, quale sarebbe?

Metteteci tutta la grinta e la fame che avete, senza pestare i piedi a nessuno e rimanendo sempre umili. Fissatevi un obbiettivo è cercate di perseguirlo il più possibile senza mai perdersi troppo d’animo, perché la strada non è semplice per la maggior parte delle volte.

– Come si compone il tuo processo creativo? 

Devo sicuramente avere una tranquillità e una serenità mentale per avere buone idee. Non sono mai stato bravo a produrre musica in periodi no. Mi piace sia creare suoni da 0 sia giocare con samples.

– “CLR”, “Truncate” e “Uncage”, tutte etichette forti su cui rilasciare musica, cosa possiamo aspettarci da Hertz Collision in futuro?

Farò un ritorno su Uncage con mio fratello in arte Gene, ma non voglio dirvi di più 🙂

– Club o festival?

Club

– Club preferito?

Berghain

– Analogico o digitale?

Digitale

– Synth preferito e perchè?

Dx7, molto versatile, utilizzato spesso nelle tracce per creare linee di basso lead e parti ritmate

– i tuoi 5 plug in preferiti 

Fab filter pro q2

Pultech m

U he a reverb

J37

Portal

Francesco Profeti, aka Hertz Collision, began producing music in 2009 together with Pietro Franchini.

After a decade of releases and various collaborations, in 2019, the duo breaks up, and Francesco continues alone, keeping the historical aka.

Many satisfactions arrived in the last 2 years, becoming one of the most attractive emerging names on the Italian and international scene.

Be as One with Marco Faraone, then Uncage, Truncate, and CLR, to mention some of his latest works. There are many projects in the pipeline in 2022 for a young boy on the launch pad.

– How did your journey in music start? 

Fortezza da basso, 2008, Collabs 3000

– Love at first sight? 

I would say yes, everything fascinated me 360 degrees: sound system, the lights, the music, and overall seeing Liebing and Speedy J for the first time together. 

– What kind of music do you listen to away from the club?

A bit of everything, especially old school Italian rap like Colle Der Fomento

– Your name is one of the most interesting of the moment. What is the target set for 2022? 

I want to reinforce the relationship with labels as CLR and achieve other brands with the same profile. 

– Do you think it is possible today to livelihood with music without the events?

Music wasn’t my livelihood when there were still the events, but looking at my colleagues who turned this into the main job is more complex. I’ve seen many people reinvent themselves with, i.e., online courses, masterclass, post-production, and sound design for brands during the stop of the events. 

– Do you think we will go back to normality? 

Sincerely I don’t know if we will go back to normality. This long period of pandemics changed many things and destroyed many realities. More than going back to the time before the pandemic, I hope something changes in the club scene and that young talent will get more attention. 

– Describe your experience and your journey in the electronic music industry. What are the difficulties experienced by you?

Like one of many others, I guess, my journey began with the willingness to play and produce music. One of my main targets was to be renewed as a producer from the artists I always followed as the main inspiration in the techno scene. Many are the difficulties in a growth path in this world. Indeed, staying in Florence, rather than moving to a more lively city from a clubbing point of view, like Berlin, did not help the connections. The difficulty of reaching sounds that I could be satisfied with. Being able to reach and make connections with industry insiders who weren’t always available due to tours or because they didn’t have much time to spend behind emails or messages. However, I must say that, absurdly, thanks to the lockdown, these difficulties have vanished. Since everyone at home is often connected to a PC, those previously more difficult connections have become simple and have led to creating beautiful friendships.

– If you could only change one thing in the industry, what would it be and why?

I would like to see more attention to those who work hard, and that qualitatively deserves more attention than the “marketing product” DJ.

– How would you describe your sound?

Techno that winks at those sounds a little more old school.

– Do you think people today are more interested in the music or the “character”?

In recent years, people have focused a little more on the music offered than on the characters. Given the long closure of clubs and festivals, I like to think that the focus has shifted more to the music than to the content itself.

– If you could give some advice to those starting now, what would it be?

Put all the determination and hunger you have into it without stepping on anyone’s toes and always remaining humble. Set yourself a goal and pursue it as much as possible without ever losing heart because the path is not easy most of the time.

– How is your creative process composed?

I need to have peace of mind to have good ideas. I’ve never been good at producing music in bad times. I like both making sounds from 0 and playing with samples.

– “CLR”, “Truncate”, and “Uncage”, are all strong labels to release music on. What can we expect from Hertz Collision in the future?

I will release on Uncage with my brother, aka Gene, but I don’t want to tell you more 🙂

– Club or festival?

Club

– Favorite Club?

Berghain

– Analog or digital?

Digital

– Favorite synth and why?

Dx7 is versatile and often used in my tracks to create lead,  bass lines, and rhythm parts. 

– Top 5 Plug in

Fab filter pro q2

Pultech m

U he a reverb

J37

Portal

Sudo pubblica un EP di 4 tracce su Prospect Records

sudo

Il 2022 è iniziato a pieno regime per l’etichetta guidata da Hollen.

Dopo la prima uscita dell’anno di Quaake, con il remix di Timo Veranta, la casa discografica italiana si dirige verso Est, più esattamente in Giappone.

“Day & Night” segna il debutto di Sudo su Prospect, con un EP di 4 tracce.

3 originali e un intro tool che riflettono le abilità e le conoscenze di Isao.

La traccia che da anche il titolo all’EP “Day and Night” inizia con un groove progressivo arricchito da suoni spaziali che fanno da preludio alle melodie emotive fino alla pausa.

L’arpeggio del synth riaccende brano in uno stile neo trance.

“I Know” è la seconda traccia dell’EP, e inizia in modo più aggressivo con un potente groove. La texture astratta crea la giusta intensità per lo start and stop del brano. Le transizioni sono seguite dai suoni peak time fino alla pausa, dove la texture da sola ti porta in un’altra dimensione.

“Kanata” ha un groove di 909 potenziato, che gira sulla texture. I suoni metallici si adattano perfettamente la batteria, fino all’arrivo del basso principale.

Il pad emozionale riempie la traccia, raggiungendo la giusta atmosfera per l’apertura del filtro sul  basso.

“Day and Night” (intro tool)

basato sui suoni principali della traccia originale, è uno tool che può adattarsi a ogni parte del set. Sia per per l’inizio o per la chiusura del set, è uno strumento prezioso che può essere utilizzato nei loop o anche in un live set.

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Isao

Ciao Isao, grazie per il tuo tempo.

– Iniziamo con una domanda “facile”, chi è Sudo?

Sudo è il mio cognome. In realtà ho mio fratello maggiore Takashi, è una persona socievole e organizza eventi da oltre due decenni e da allora suoniamo insieme, vive in Giappone e, nonostante la distanza tra il Giappone e la Germania, abbiamo forti legami. Sudo significa “Fratelli Sudo”

– Nato in Giappone, ora residente a Berlino, dopo aver viaggiato in altri paesi dell’UE. In che modo questo ha influenzato il tuo suono? Perché Berlino?

Circa dieci anni fa, stavo viaggiando a Ibiza per osservare la loco club culture, e ho incontrato Andy Godschalk che lavorava come VJ al Cocoon Ibiza. Siamo diventati buoni amici e sono rimasto a casa sua a Rotterdam per tre mesi. Nel frattempo mi ha portato in giro per molti festival e club in cui lavorava. Anche Egbert mi ha portato ai suoi show e mi ha mostrato il suo lavoro in studio. Poi ho capito che la scena techno è enorme e ho scoperto la possibilità di guadagnarmi da vivere con la musica underground. Sono davvero grato a loro per avermi aiutato a entrare in questa scena. All’inizio stavo cercando di vivere in Olanda, ma a quel tempo era piuttosto difficile ottenere il visto, ed ho sentito che era più facile ottenere il visto a Berlino. Ho avuto una buona impressione quando ho visitato la città e ho scelto di vivere qui. Comunque, volevo trasferirmi in Europa il prima possibile.

– Cosa ne pensi dell’attuale momento dei club? Pensi che stiamo tornando alla normalità, o è questa la “Nuova normalità”?

Ad essere onesti, tutti sono stanchi di aspettare e sto solo facendo bella musica pregando di tornare sulla pista da ballo senza stress. Non sono una persona che sa dire quando o come, ma direi che ballare e celebrare la vita è una verità universale.

– Come hai deciso di diventare un Dj & producer? Ti sei innamorato di un brano in particolare o di un artista?

Per prima cosa mio fratello acquistò i primi vinili e CD techno provenienti dalla Germania. Quindi, naturalmente, ho iniziato ad ascoltarli e lentamente ci sono entrato. Un giorno volevo comprare io stesso un vinile, ne ho ascoltato uno con una bella stampa bianca e l’ho comprato, ma non sapevo di chi fosse il brano. Qualche mese dopo, ho capito che era Rez degli Underworld. Intorno al 1998, mio ​​fratello partì per vivere l’esperienza dei party e dei festival in giro per il mondo. All’epoca c’erano pochissime feste nella nostra città natale, nell’area del Kansai e abbiamo iniziato a crearne una nostra. Ha avuto successo e le feste stavano diventando sempre più grandi, allo stesso tempo volevo guadagnarmi da vivere facendo musica e ho deciso di acquistare il synth Roland JV-1000 che includeva il sequencer e ho iniziato a fare musica.

– Che tipo di musica ascolti oltre alla musica elettronica?

Cerco di ascoltare ogni tipo di musica il più possibile. Perché, a volte, anche la musica per bambini mi ha dato ispirazione.

– Vedi persone ancora interessate all’acquisto di musica?  In generale, pensi che le persone siano ancora interessate alla musica? O stanno seguendo il personaggio “famoso” invece della musica?

È una domanda difficile, perché conosco solo le persone intorno a me che per lo più sembrano amare la musica. Voglio credere che le persone siano interessate alla musica piuttosto che ai personaggi “famosi”.

– Qual è il tuo rapporto con i social media? Come promuovi il tuo profilo e la tua musica nella scena underground?

In realtà, voglio avere più tempo per fare musica senza perdere tempo sui social media. Ma capisco che i social siano importanti per promuoverla, soprattutto negli ultimi anni.  Cerco quindi di mantenere il giusto equilibrio tra le due parti.

– Hai pubblicato su etichette blasonate come Sci+Tech e Minus, solo per citarne alcune. Cosa possiamo aspettarci da te in futuro?

Non possiamo ancora annunciarlo, ma abbiamo firmato con una delle nostre big preferite. Anche quest’anno ho deciso di provare cose nuove e ho iniziato un nuovo progetto sotto il nome “SUDO Brothers” che si concentra su BPM più lenti, più stile melodico, e abbiamo pubblicato un primo EP su Enormous Vision. Una seconda pubblicazione è già in cantiere, restate sintonizzati!

– Dove ti vedi professionalmente tra 10 anni?

Farò musica con la stessa o più passione di quella che ho adesso!

Nato a Kobe in Giappone, SUDO è un produttore di musica elettronica DJ/Live act con sede a Berlino. Dopo aver visitato luoghi come Rotterdam, Ibiza e Berlino nel 2012, Isao ha deciso di spostare la sua base nella città tedesca. Il 2016 è sto un anno grandioso con i’ EP Monogram su SCI+TEC del produttore vincitore di un Grammy Awards Dubfire. Il brano è diventato un successo, è stato suonato dai migliori DJ sulle piste da ballo di tutto il mondo e li ha portati a farsi coinvolgere su molte altre labels. Le uscite MINUS, Unrilis, Set About, Mood, Deeperfect, aumentano a loro volta la loro notorietà in Europa, Nord e Sud America, ottenendo il supporto di Deadmouse, Adam Beyer, Sven Väth, Richie Hawtin, Laurent Garnier. 

Noemi Black torna su Prospect Records con ENIGMA

Technical Vibe

Dopo un impeccabile debutto su Prospect a settembre con lo straordinario remix per l’ EP Line Runner di Simina Grigoriu, la prolifica produttrice techno polacca Noemi Black torna su Prospect Records per l’attesissima seconda uscita e il primo EP integrale sulla etichetta italiana .

Disponibile negli store e sulle piattaforme di streaming, il ritorno enfatico di Noemi su Prospect incarna tutto ciò che ci aspettiamo dalla mente di Technical Vibe, che è andata sempre più rafforzandosi, release dopo release, negli ultimi anni.

Kick implacabili, linee di basso ondeggianti e intricati pattern di batteria accendono l’EP di tre tracce, con lo stile che è oramai il suo marchio di fabbrica.

Noemi ci porta in un intenso crescendo attraverso la potente title track Enigma. Famosa per la sua techno dai suoni oscuri e potenti, Noemi consolida la sua reputazione in apertura, prima di cedere il posto al capo dell’etichetta Prospect, Hollen, per la sua interpretazione ipnotica di Enigma.

Per completare una straordinaria pubblicazione sulla fiorente Prospect Records, Noemi ci porta in un viaggio cosmico dal titolo appropriato, Meteorite. La produttrice polacca offre un’arma da ballo dal ritmo sconvolgente.

 

 

A 25 anni dalla sua creazione, Conform pubblica il catalogo in formato digitale

Gaetano Parisio

Dopo una lunga pausa, la storica Conform Records è ripartita più forte che mai nel 2020, rinnovando la sua importante presenza nel panorama techno con la serie Conform Re-Touched. Ora, la celebre etichetta napoletana sta rivisitando la sua leggendaria discografia condividendo nuovi master dei brani che l’hanno resa intramontabile, rilasciati in formato digitale per la prima volta dalla loro distribuzione originale in DAT. Comprese le uscite 1997-2000 del capo dell’etichetta Gaetano Parisio, Gaetek, Marco Carola, Davide Squillace, C&G Southsystem, Innersound, QMen e Stenny Franssen, “Conform’s 20th Century Catalog” è disponibile per l’acquisto sul sito Conform Records e sulla pagina Bandcamp.

“Conform’s 20th Century Catalog” dà nuova vita alle uscite dell’etichetta dal 1997 al 2000 attraverso nuovi aggiornamenti digitali dei master originali DAT su nastro. Nelle 38 tracce, divise in 11 uscite, un senso generale di cruda passione e sfrenata creatività è onnipresente. Parisio ha cercato attivamente di contrastare le tendenze attuali, allontanandosi dal formato meccanizzato della techno di fine anni ’90 attraverso vivacità artistica e talento unico. Le pubblicazioni del catalogo precedente al 2000 sembrano in qualche modo meditative, presentando un suono in cui puoi immergerti completamente. Man mano che i rami della techno diventano sempre più mainstream, è essenziale che i fan moderni comprendano le radici e gli anni di formazione chiave del genere, poiché queste uscite rappresentano alcuni dei tagli più cardinali nella ricca storia della techno.

Mentre la techno italiana muoveva i primi passi negli anni, Conform Records, fondata da Gaetano Parisio nel 1997, ne guidava la carica dalla loro base a Napoli. Con sonorità d’avanguardia e costante ispirazione , la techno napoletana è sbocciata rapidamente sia livello locale che internazionale, mettendo la città costiera italiana sul radar techno globale. Costruendosi una reputazione come una delle etichette più rispettate e influenti del settore nel corso di 8 anni, Conform ha mantenuto maestria tecnica e originalità, rappresentando il suono napoletano in tutta la sua gloria. La sua visione ben definita, di offrire musica di qualità creata ad arte al posto di scopi commerciali, le ha permesso di plasmare le fondamenta della musica techno e di portare l’elettronica italiana sulla scena mondiale.

Disilluso dall’espansione e delle condizioni del mercato attuale, Gaetano ha scelto di essere underground, optando per rimuovere tutte le influenze commerciali, i social network e il rumore dell’avidità dell’industria, per produrre con purezza di intenzione. In un percorso che cerca di educare la prossima generazione di fan della techno sui primi inizi del genere e per spogliarlo dalla direzione puramente commerciale del momento, Gaetano riprende il suo ruolo di padrino della techno napoletana dopo una pausa di 15 anni con la rinascita di questa collezione indispensabile di dischi, mentre cerca di ristabilire lo scopo fondante della techno; promuovere la creatività illimitata, la libertà di espressione e l’unità.

Il catalogo del XX secolo di Conform è oggi disponibile su Bandcamp e nello shop Conform Records. Per coloro che desiderano acquistare una copia della compilation, Bandcamp rappresenta l’opzione più economica e garantirà che tutti gli artisti coinvolti ricevano le massime entrate per il loro lavoro – https://conformrecords.bandcamp.com

Deas presenta Bau Muzik

Bau Muzik è la nuova etichetta creata da DEAS e ispirata dal suo fascino per lo stile Bauhaus. Questo progetto metterà in mostra la nuova musica di DEAS e una selezione di ospiti speciali. Ti invitiamo a immergerti nei paesaggi sonori che mostrano la sua definizione di techno moderna.

DEAS ha costruito il suo profilo musicale con eccellenti EP su Dynamic Reflection di Abstract Division, MATERIA di Marco Bailey e la leggendaria etichetta olandese Planet Rhythm, mentre continua a stupire con le sue armi da dance floor sapientemente realizzate.

Il distributore di Bau Muzik è il famoso Triple Vision di Rotterdam, che si occupa di etichette come Mord di Bas Mooy, Monnom Black di Dax J e ARTS di Emmanuel.

“Confusion” ha percussioni inquiete, sventagliate di synth lead seguite da un suono elettrificato che si accumula nel break, con l’aumento della tensione.

Una potente sensazione di potenza e perfezione è racchiusa nel groove.

La title track “Block” è la seconda traccia dell’ EP.
Con le sue percussioni marcate e colpi acuti e metallici, gli intensi suoni acustici ed effetti rendono questa track un’arma da DJ.

“Convenience” ha un suono ipnotico che si combina con toni astratti e inquietanti per creare un’atmosfera da viaggio e contorta.

L’EP si chiude con “Dystopian Future” e si concentra su un’estetica fantascientifica fatta di morphing tocchi acidi deformanti e mormorii con un motivo un po’ sinistro.
Gli accenti di synth in seguito portano la track a livelli più alti di coinvolgimento ipnotico.

Simina Grigoriu torna su Elevate di Pig & Dan

simina grigoriu

Dire che è stato un inizio anno col botto per Simina Grigoriu sarebbe un eufemismo. Nonostante la nascita del suo secondo figlio a febbraio, ha continuato a rilasciare pubblicazioni su alcune delle più grandi etichette della techno. Dj industriosa, produttrice, proprietaria di un’etichetta e madre di 2 figli, riesce in qualche modo a destreggiarsi tra tutto, senza battere ciglio.

Sulla scia del suo singolo nostalgico Bucuresti sulla sua fiorente label Kuukou Records (etichetta del mese di Beatport nel marzo 2021), l’artista poliedrica con sede a Berlino continua il suo impressionante assalto del 2021 con l’annuncio del suo prossimo EP, Sycophantic Slacker.

Disponibile su ELEVATE di Pig & Dan, Sycophantic Slacker è un’altra ottima produzione techno avant-garde di Grigoriu, e segna il suo attesissimo secondo appuntamento con l’etichetta tedesca, dopo il suo debutto con Broken Royals / Fallen Guards nel 2020.

Sycophantic apre le danze di questa uscita a 2 tracce. Simina offre una miscela inebriante di linee di synth ipnotiche, kick devastante e atmosfere anni 90. La produttrice rumena dimostra la sua impressionante versatilità con la traccia Slacker. Mood oscuro e un assortimento di raffinati colpi di synth, linee di basso e percussioni frenetiche, per chiudere in grande stile il suo secondo EP su ELEVATE.

 

Stiv Hey debutta su Form Music con Flash EP

Stiv Hey

Conosciuto per la sua miscela unica di techno, Il talentoso Stiv è tra gli artisti che sono maggiormente cresciuti nell’ultimo annoIl 2021 è iniziato in modo enfatico per Form music. Solo poche settimane fa usciva l’ottimo EP a 4 tracce di Popof, ‘Skylighter’. Oggi l’annuncio della nuova release con il talento italiano Stiv Hey, Flash EP.

Conosciuto per la sua miscela unica di techno, Il talentoso Stiv è tra gli artisti che sono maggiormente cresciuti nell’ultimo anno, sfornando una hit dietro l’altra pur mantenendo inalterata la sua vena underground. Il debutto su FORM Music segue una lunga lista di straordinarie pubblicazioni su etichette quali Octopus Recordings, Sci + Tec, Tronic, Set About, Prospect Records, Respekt Recordings e Unrilis.

La title-track ‘Flash’ apre il pacchetto di tre tracce. Stiv combina linee di basso profonde, sintetizzatori industriali e sample vocali stravaganti, con effetti devastanti. L’ascoltatore si immerge in un intenso viaggio di sei minuti.

‘Outlaws’ esplora un timbro completamente diverso rispetto a Flash, sub-bass acidi e sintetizzatori carichi di tensione forniscono una traccia potente e multi strutturata, perfetta per le prime ore del mattino.

‘Resonance’ completa l’uscita e Stiv continua a dimostrare ulteriormente le sue doti di produzione incredibilmente diverse. Il basso pulsante e le percussioni frenetiche si combinano in perfetto accordo per concludere il suo debutto sull’etichetta davvero impressionante. Un altro notevole EP su FORM Music di POPOF.

 

 

Regolarmente suonate da artisti come Richie Hawtin, Dubfire, Sven Vath e Marco Carola, le produzioni di Stiv Hey sono caratterizzate da un accurato mix di linee di basso, groove scuro raffinato e suoni ipnotizzanti. Con ottime pubblicazioni su alcune delle più famose etichette techno nel corso della sua carriera decennale, la passione e il talento di Stiv Hey si estendono anche alle sue straordinarie esibizioni dal vivo, nei numerosi tour internazionali.

Satoshi Fumi presenta il nuovo EP ‘Nu Era’

satoshi fumi

Dopo il contributo alla compilation di John Digweed, Quattro II, Satoshi Fumi, originario di Tokyo, riporta il suo caratteristico suono deep-tech-house su Bedrock Records di Digweed con il nuovo EP ‘Nu Era’. Il progetto oscilla tra riff acidi, drum machine, giri di piano e percussioni dal vivo, Fumi crea una perfetta armonia che può essere apprezzata sia tra il calore del club che fuori.
‘Nu Era’ è ora disponibile su tutte le piattaforme di streaming tramite Bedrock Records.

“Nu Era” si apre con la title track dell’EP, una produzione intrigante che utilizza una serie frenetica di colpi di piano e loop di drum machine. “Nu Era” spazia dalla tranquillità pensierosa all’euforia sommessa.
Fumi utilizza semplici campioni di batteria tradizionali per creare un ritmo sincopato e rimbalzante su “Mbira”. Il motivo denso cattura l’attenzione, lasciando ampio spazio ai sintetizzatori di Fumi per creare tensione e far aumentare l’attesa. Infine, Fumi torna sui tasti del pianoforte per “Take Me” ispirato dalla house degli anni ’90.
Le due versioni di “Take Me” , original e instrumental, mettono in mostra il bagaglio di talento di Fumi in modo naturale e impressionante.

 

 

SATOSHI FUMI – Dalla sua prima uscita nel 2005, Satoshi Fumi ha costantemente spinto i suoi limiti sviluppando il suo sound house deep tech. Fino ad oggi, Fumi trae forte ispirazione dalla musica elettronica classica degli anni ’80, così come dalle scene house e techno americane di Detroit, Chicago e New York degli anni ’90. L’esperienza e la dedizione di Fumi hanno attirato l’attenzione in tutto il mondo, portandolo sulle etichette Bedrock, Get Physical Music, Moodmusic, We Play House Recordings, King Street Sounds, Detone, Plastic City e tante altre. Fumi gestisce l’etichetta discografica Sequent: Recordings e conduce il suo programma radiofonico mensile Outerspace, su Proton Radio.

 

Intervista a The Southern, produttore raw techno made in Italy

the southern

Carmine Portarulo, aka The Southern, è nato a Matera, negli anni ’90. È sempre stato appassionato di musica, attraversando diversi generi che vanno dalla elettronica underground ai primi suoni Hip Hop.

Oltre alla sua Rawthing, ha pubblicato su 1605, Tronic, Say What?, EI8HT, Truncate, Analytictrail, Odd Recordings e Prospect Records.
Il suo suono raw e potente lo ha reso un produttore molto ricercato nel panorama techno, diventando uno degli artisti emergenti da seguire con molta attenzione.

Ciao Carmine, felici di scambiare 2 chiacchiere con te.

Ciao ragazzi, il piacere è tutto mio.

Come è nata la tua passione? Come è nato The Southern?

La mia passione per la musica nasce sin da piccolo. Sono cresciuto in mezzo alla musica,
affascinato da mio nonno che suonava la fisarmonica e dalla passione che ci metteva. Riuscivo a vedere attraverso il suo sguardo che tutto intorno a lui non esisteva più, concentrandosi solamente sulla musica. Da qui è nata la mia passione, provare quelle stesse sensazioni che provava mio nonno e, dopo anni, posso dire che e’ una delle più belle sensazioni mai provate.
The Southern e’ nato nel 2013 dopo diversi anni passati nel produrre Minimal / Tech House.
Con il tempo mi sono accorto che quello non era il mio genere, non mi soddisfaceva e la mia musica non veniva apprezzata abbastanza come avrei voluto.
Così ho deciso di cambiare totalmente genere, passando alla techno e cambiando alias.
Devo dire che è stata la cosa più giusta che abbia mai potuto fare.
I primi risultati li ho visti sin da subito! La mia musica veniva apprezzata di più e ricevevo belle parole di supporto da molti artisti, il che mi ha dato molta energia e molta più fiducia in me stesso per quello che stavo facendo e sto facendo tutt’ora.
Arrivare a pubblicare su etichette che fino a qualche anno prima erano solo sogni, e ora stanno diventando realtà.
Dal 2013 ad ora, con molta fatica e ostacoli, sto continuando a crescere con la mia musica con tanto duro lavoro e passione.
Per questo mi sento di dire di credere sempre in se stessi, lavorare sodo, creare il proprio sound, la propria firma musicale e le cose arriveranno da sole!

Se dovessi descrivere il tuo suono a qualcuno che non ascolta musica elettronica, come lo definiresti?

Lo definirei un suono abbastanza crudo, Raw, con pochi elementi tra synth, drums e groove di impatto.

Quali sono i progetti a cui sei più legato?

Quelli a cui sono più legato sono:
“Raw Mistake” EP uscito sull’etichetta del maestro Truncate!
Questo è stato uno dei sogni diventati realtà, arrivare al punto di parlare e lavorare con artisti
che sin dall’inizio erano punti di riferimento e di ispirazione. E’ stata una bella soddisfazione e ti stimola a fare ancora di meglio.
L’ EP ha scalato la classifica techno mondiale fino alla posizione 32.
Suonato su radio M20 da Luca Agnelli e da altri artisti importanti.

“4c1d” uscita su Odd Recordings, etichetta di Ramiro Lopez e Arjun Vagale altri due artisti
che stimo molto e che hanno creduto in me sin dal primo giorno.
Li ringrazio per avermi dato la possibilità e l’onore di far parte della famiglia Odd!

“Raw Culture” uscita su Ei8ht etichetta di Andres Campo e Eats Everything.
Suonato da molti artisti internazionali ed entrato in classifica.
Anche qui devo ringraziare queste due splendide persone per avermi dato questa possibilità.

Cosa ci puoi anticipare dei tuoi prossimi lavori?

Ci sono diversi progetti a cui sto lavorando e diversi altri che vedranno la luce molto presto!
Non voglio svelare nulla, saranno delle uscite abbastanza importanti.
L’unica cosa che posso dire è di seguirmi sui miei social, li svelerò piano piano tutte le mie uscite!

Durante questo periodo, la tua creatività ne ha risentito?

Assolutamente no! Anzi, al contrario mi ha ispirato molto di più. Mi ha permesso di concentrarmi e focalizzarmi ancor di più sulla musica. Ho migliorato ulteriormente il mio stile mantenendo il mio trademark raw.

Parlando del momento attuale: forse ne stiamo uscendo, forse no. Secondo te, come sarà il dopo?

Momento abbastanza duro per tutti e non solo per la club scene. Anche se i club stanno pagando a caro prezzo arrivando al punto di chiudere per sempre! Purtroppo ce ne sarà ancora per molto tempo e il dopo non so… La maggior parte di noi vivrà con la paura addosso perchè ormai traumatizzati.
Una cosa è certa, rinasceremo e torneremo a divertirci, forse con un po’ più di rispetto per la natura e per quello che ci circonda!

Pensi aumenteranno le possibilità per gli artisti emergenti?

Con molta sincerità? Io non credo.
Sono un’artista emergente in primis e qui in Italia purtroppo è molto difficile!
La mentalità è chiusa e nei club, anche quando questa situazione sara’ finita, ci sarà sempre il solito giro di artisti.
Gli emergenti avranno sempre poche possibilità di esibirsi in un club di “spessore” perchè il tutto si riduce alle abilità nel fare persone o tavoli.
All’estero, per quelle poche date che ho avuto, la mentalità sembra completamente diversa. Ecco perchè ammiro più altre nazioni per questo aspetto, in Italia siamo un po’ limitati!
Voglio sperare che le cose inizieranno a girare diversamente, dando spazio a noi artisti emergenti, perchè è anche grazie alle nostre produzioni se molti DJ hanno successo!
Bisogna raccoglierne i frutti ora. 😉

Lo streaming ci salverà?

No, per niente. Quello che si crea sul dance floor non lo si può creare tramite uno schermo.

Come approcci un nuovo lavoro? Parti da un idea o lasci “cantare” le macchine?

Tutto sta nel mood in cui mi trovo. A volte parto direttamente dal groove, altre volte lascio che le macchine facciano il loro lavoro.
La maggior parte delle volte, molto spesso a dire il vero, i miei lavori iniziano già dal groove per poi costruirci sopra il resto, lasciando libero sfogo alla fantasia!

Fai altri generi oltre quello per il quale ti conosciamo tutti?

Essendo cresciuto con la musica Hip Hop ,mi diverto anche a fare beat e sperimentare!

Analogico o digitale?

Uso entrambi ma preferisco maggiormente l’analogico. Mi piace di più toccare con mano e
gestire il suono direttamente. Ho quella sensazione di toccare realmente il suono su cui sto lavorando, entrandoci in intimità e creando più feeling, se possiamo definirlo così.
E’ una gran bella sensazione!

Top 5 labels:

Truncate
Odd Recordings
Kd Raw
Ei8ht
Prospect

Top 5 plugins:

Arturia Analog Lab
Minimoog
Pendulate
Sylent-1
Rave Generator

Top 5 Synths:

Roland SH-01
Korg MS-20 Mini
Behringer TD-3
Behringer 2600
Moog Subsequent 37

Mind Against con un remix mozzafiato di Monolink ‘The Prey’

Monolink

Cavalcando un’enorme ondata di successo grazie al suo ultimo singolo The Prey, l’artista tedesco Monolink, celebrato a livello internazionale, cerca di espandere i confini del suo terzo singolo. Svela il video ufficiale, diretto dall’artista irlandese Paraic McGloughlin, e arruola il duo milanese, con sede a Berlino, Mind Against, per esplorare un’interpretazione orientata al dance-floor del capolavoro riflessivo e down-tempo.

Disponibile tramite Embassy One, Ultra Records (N&S America) e Sweat It Out (Aus & NZ), l’inebriante remix di Mind Against vede i fratelli italiani, Alessandro e Federico Fognini, trasformare il bellissimo brano malinconico di Steffen Linck in una creatura completamente diversa, aggiungendo il loro tocco ipnotico alla voce sensuale e ai ritmi down-beat. Una traccia techno emotiva.

Un nome costante su alcune delle più grandi etichette techno del settore (Afterlife, Hotflush e Life And Death per citarne alcune) e con una sfilza di remix iconici per artisti del calibro di Roisin Murphy, Camelphat, Art Department e Green Velvet. Nel corso della loro illustre carriera decennale, il dono innato di Mind Against per la creazione di emozioni vere attraverso i sintetizzatori analogici e gli strumenti percussivi del loro studio si traduce in modo univoco sulla pista da ballo, dove la loro brillante interpretazione della techno melodica crea un feeling speciale con il pubblico.

Fuori dalle mura del loro studio, i fratelli italiani sono diventati DJ riconosciuti a livello mondiale, ospiti in molti dei principali club e festival di musica elettronica. La loro comprensione istintiva e fraterna gioca un ruolo fondamentale nel dinamismo dei loro DJ set, nei quali la selezione raffinata e il loro intricato mix formano un viaggio sonoro come nessun altro.

Il remix di Mind Against segue la recente uscita del video musicale ufficiale di The Prey, diretto dal regista irlandese Paraic McGloughlin. Pubblicato lunedì 8 marzo, lo straordinario video musicale offre una rappresentazione visiva frenetica del timbro malinconico che si trova alle radici di “The Prey”, utilizzando fotografie sorprendenti per suggerire temi di seduzione, sfruttamento e auto-realizzazione.

 

Paraic McGloughlin ha commentato: “Questo video ha assunto una vita propria, iniziando in un luogo e finendo in un luogo completamente diverso, toccando l’idea che le persone cadano in qualche modo, una preda dell’altra, su ciò che li circonda e sfruttano tutto quello che il il pianeta ha da offrire. Volevamo creare un senso di ricerca di qualcosa di puro, in mezzo alla natura animalesca a volte disordinata del mondo in cui viviamo “.

Paraic McGloughlin è un artista che vive a Sligo, in Irlanda. Dopo essersi laureato in pittura presso l’Università di Belle Arti di Poznan, in Polonia, McGloughlin è catturato dalla ritrattistica, concentrato sulla pittura, la fotografia e le riprese delle varie prospettive del viso. McGloughlin ha precedenti riconoscimenti per video musicali straordinari come “Circular” e “Platonic” per Max Cooper, “Someday” di Weval e molti altri progetti stimolanti e carichi di immagini.